Il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli e il Comune di Acerra hanno unito gli sforzi per approfondire il quadro delle conoscenze e delle possibili strategie di valorizzazione dei patrimoni della Piana campana.
Un primo risultato è stato raggiunto con la discussione di tre Tesi di Laurea in Progettazione architettonica e restauro che si sono concentrate sul paesaggio a nord di Acerra in corrispondenza del Parco Urbano antica città di Suessola ad Acerra.
Con la guida della Professoressa Bruna Di Palma, l’orientamento dell’Architetto Serena Borea e il supporto dei Professori Luigi Veronese, Maria Rosaria Villani e Michelangelo Pugliese, le neo-dottoresse in Architettura Fiona Errichelli, Maria Caterina Odelanti e Marianna Varchetta hanno sviluppato studi e progetti per la tutela e la rivitalizzazione di tre luoghi dal forte valore storico e culturale: il Mulino di Calabricito, il Real Sito della Lanciolla e l’area archeologica di Suessola in prossimità di Casina Spinelli.
Un museo dell’acqua che riconnette i livelli interni del mulino e ne ridisegna i cortili esterni, un parco della memoria borbonica in cui ritrovare l’eco delle grandi opere di bonifica e un’infrastruttura per la ricerca archeologica pubblica sono le nuove attività che connotano i tre siti nella visione sviluppata dalle tre tesi.
Questi luoghi, testimoni di una profonda interconnessione tra patrimonio, acqua e paesaggio rurale, vengono interpretati come presidi narrativi e inneschi di strategie di tutela, risanamento e fruizione innovativa per un ampio brano di paesaggio acerrano.
Le proposte sviluppate nascono dall’idea che luoghi oggi poco conosciuti possano tornare a essere vivi e accessibili, diventando motori di salvaguardia e riscoperta di un patrimonio culturale diffuso nel paesaggio rurale campano lungo la grande infrastruttura dei Regi Lagni. Un contributo concreto per restituire centralità a un’area di straordinaria importanza storica e paesaggistica per l’intera Piana campana.
